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Sole, fermati su Ghibaon!

Questa antichissima frase è stata una spina nel fianco per gli scienziati, specialmente negli anni in cui la scienza moderna (a.k.a. il metodo scientifico sperimentale) muoveva i primi passi. Galileo ha abiurato la propria teoria eliocentrica anche a causa di questo versetto!

Il Sole compie tanti movimenti, alcuni effettivi ed altri apparenti. L'osservazione di questi movimenti permette all'uomo di vivere al meglio il proprio ambiente ma ha generato e genera numerosi quesiti scientifici: non è stato semplice capire, solo sulla base delle osservazioni fatte dalla Terra, quali sono i veri movimenti degli astri e quali invece sono solo movimenti apparenti.

Oggi tutti lo studiano sui libri di scuola: il Sole non è fermo, sappiamo infatti che la nostra stella orbita attorno al centro della Galassia (con una velocità di circa 320 km/s e un periodo di circa 250 milioni di anni). Nessuno si sognerebbe mai di dire: "il Sole sta fermo"! E invece...

Solstizio: il Sole si ferma

Proprio così: la parola solstizio deriva da una parola latina che significa che il Sole si ferma. Ma come?! Ora sì che abbiamo le idee confuse... ma per le popolazioni antiche non era affatto stupefacente, perché erano abituati ad osservare con attenzione il cielo sia di notte che di giorno.

Conoscevano il moto apparente del Sole e sapevano che per sei mesi esso si alza rispetto all'orizzonte e per sei mesi si abbassa: due volte all'anno il Sole si ferma e mette la "retromarcia" per tornare sui propri passi, e per questo chiamiamo i due momenti in cui inverte la rotta solstizi. Prova a pensare alla luce del Sole che entra da una finestra: è la stessa d'estate e d'inverno?



Ti ricordi vero le date dei solstizi? Se è così dovresti esserti accorto che manca veramente poco al prossimo solstizio! Forse anche perché a casa fremono i preparativi per festeggiare. Aspetta un attimo, cosa sto dicendo? In effetti nessuno oggi brinda al solstizio d'estate o al Sol Invictus d'inverno, ma molte comunità hanno qualcosa da festeggiare e lo fanno da diversi secoli. Forse anche tu lo festeggi senza saperlo...

Solstizio e san Giovanni: feste pagane e religiose

In alcune zone dell'Emilia centrale la sera del 23 giugno tutti si ritrovano con amici e parenti per mangiare i tortelli di erbetta, rigorosamente all'aperto per bagnarsi della rugiada di questa notte che si ritiene abbia poteri benefici. La nonna di mia nonna la mattina del 24 giugno lavava il volto dei bambini con la rugiada scesa sull'erba durante la notte.

In Abruzzo vengono celebrati dei riti popolari in cui si stringono particolari sodalizi spirituali tra i "compari di san Giovanni". Tradizioni simili si ritrovano in Calabria. In Sardegna viene raccolta l'iperico (o erba di san Giovanni) e si preparano degli infusi. In tutta Italia in questo periodo vengono raccolte erbe per preparazioni varie, ad esempio la camomilla oppure le noci acerbe per preparare il nocino. Ma è arrivato prima il solstizio o san Giovanni?

Naturalmente il solstizio, ma è singolare che le feste cristiane si siano inserite sulle feste popolari e pagane. La chiesa cattolica ha posto proprio in questi giorni (il 24 giugno) la festa della natività di san Giovanni battista, l'ultimo profeta del vecchio testamento, cugino di Gesù e nato, secondo i vangeli, proprio sei mesi prima di lui. Questo ci fa capire quanto questi giorni dell'anno siano da sempre un momento da celebrare per tante culture diverse. Ma perché il solstizio è così importante?

Il solstizio segna l'inizio della stagione estiva astronomica e per le popolazioni antiche, che basavano la propria esistenza sulla coltivazione e sul contatto con la natura, era di fondamentale importanza saper vivere al ritmo della natura. Per fare un esempio sciocco: seminare un campo nel periodo sbagliato può significare buttare via la semente senza ottenere raccolto, nessuno vorrebbe trovarsi in questa situazione.


Così sono nate anche numerose credenze spirituali o religiose: fin dall'antichità gli uomini hanno trovato i modi più ingegnosi per determinare le date dei solstizi con precisione e in queste date si celebreavano riti per augurare un buon avvenire o per festeggiare i raccolti della bella stagione. Nella grotta di Lascaux nel giorno del solsitizio il Sole al tramonto illumina una parete della prima camera. La studiosa Chantal Jegues-Wolkiewiez scrisse:
Tutto è cominciato quando ho deciso di verificare una mia teoria, avevo misurato l'orientamento dell'ingresso della grotta e mi ero convinta che durante il solstizio d'estate i raggi del Sole al tramonto vi entrassero fino a illuminare i dipinti della grande Sala dei Tori. Per questo motivo il 21 giugno 1999, insieme a Jean-Michel Geneste, l'archeologo responsabile della conservazione di Lascaux, mi sono recata sul posto. Era proprio come pensavo. Questo dimostrava che essa non era stata scelta a caso. I dipinti della Sala dei Tori erano fatti in modo che venissero rischiarati dal Sole morente del solstizio, forse perchè‚ come ha dimostrato Alexander Marshak, nel suo libro “The Roots of Civiliation”, il solstizio d'estate era un periodo speciale, che serviva come punto di riferimento per la misurazione del tempo durante l'Era paleolitica
Un fenomeno simile avviene nel pozzo di santa Cristina in Sardegna (XI secolo a.C.). Anche i menhir di Stonhenge realizzano un particolare allineamento col Sole nei giorni dei solstizi, e lo stesso si verifica in numerosi insediamenti nuragici.

Una meridiana per non perdere il ritmo

In conclusione, il ritmo del nostro astro principale è fondamentale per la vita del pianeta e degli uomini. Fin dalla preistoria i nostri antenati lo avevano capito. Oggi la maggioranza di noi non abita e non lavora a contatto con la natura e quindi impara queste cose a scuola, perché non sono più fondamentali per la nostra vita quotidiana. Ma non dobbiamo perdere il ritmo del Sole!

Per fortuna, anche in una città come Bologna possiamo lasciarci affascinare dall'eterno ritorno del solstizio: basta fare una salto in san Petronio venerdì 21 giugno verso le 13.15 e osservare la famosa meridiana.

E voi conoscete altre feste o riti popolari che si svolgono in questi giorni? Se sì, lasciate un commento!


Sitografia

contusu.it
quotidianpost.it
blog.libero.it
basilicadisanpetronio.org
focus.it
it.wikipedia.org
ilmeteo.net

Comments

  1. Articolo davvero interessante! Dall'etimologia di 'solstizio' all'antico Sol Invictus, dai prodotti della scienza a quelli delle tradizioni popolari...é sempre più evidente che per comprendere il presente bisogna conoscere il passato. Bravo, prof Nevio! Hai fatto delle tue lezioni un'ottima narrativa estiva, della quale mi proclamo fervente follower!

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