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Lecomte: una nuotata per la salvaguardia del pianeta


Benoit Lecomte 
Nella foto Benoit Lecomte 
Lecomte, un 51enne francese (ex atleta olimpico), ha compiuto un’impresa straordinaria!
Nell’aprile del 2017 è partito da Tokyo ed ha nuotato per più di 150 giorni raggiungendo la California compiendo così la traversata dell’Oceano Pacifico.
Ha nuotato per 8 ore al giorno per poi riposarsi su una barca che lo ha seguito durante tutta l’impresa.
Lo scopo di questa avventura è stato tentare di accendere i riflettori sul problema dell’inquinamento idrico.
“Sono un padre e come padre mi preoccupa il futuro dei miei figli” ha detto Lecomte all’inizio del viaggio.
Secondo il francese, l’essere umano tiene uno stile di vita non sostenibile, ma nulla è ancora andato perso. Infatti possiamo salvare il pianeta, ma per farlo dobbiamo renderci conto che lo stiamo distruggendo.
Proprio per questo è partito: per sensibilizzare la gente sull’argomento dell’inquinamento delle acque.


Lecomte alla partenza 
L’inquinamento idrico 
L’inquinamento idrico è un deterioramento legato agli ecosistemi che hanno come elemento principale l’acqua, che a lungo andare porta mutazioni irreversibili.

Le cause 
L’acqua può inquinarsi per varie cause:

-  inquinamento domestico

-  inqinamento industriale
-  inquinamento agricolo                                                           
-  inquinamento zootecnico
-  disastri ambientali

Microplastiche: una nuova minaccia 
Con microplastica ci si riferisce a piccole particelle di materiale plastico generalmente più piccole di un millimetro.
Le microplastiche provengono da diverse fonti tra cui: cosmetica, abbigliamento e processi 
industriali.
                                       


Classifica dei mari e delle acque più inquinate al mondo  
15. Fujianzhuang Beach, Cina: una delle spiagge più frequentate della Cina, proprio per la sua popolarità è considerata una delle più inquinate. 

14. Nakoso Beach, Giappone: una spiaggia situata nei dintorni di Fukushima; nonostante le autorità abbiano confermato il fatto che la concentrazione  radioattiva nelle acque di questa spiaggia sia trascurabile, potrebbe essere comunque pericoloso fare un bagno in questa spiaggia.

13.  Zona  morta del Golfo del Messico, USA, Messico e Cuba:  una zona marina tra le più inquinate al mondo a causa dei numerosi fertilizzanti agricoli che vengono riversati su di essa. 

12. North Atlantic Garbage Path, Oceano Atlantico: enorme agglomerato di rifiuti che galleggia sulla superficie dell’Atlantico avvistata per la prima volta nel 1972.
Questa “isola”  di plastica causa vari problemi ecologici tra i quali la morte di svariati esemplari  di uccelli e pesci. 

11. Great Pacific Garbage Path, Oceano Pacifico:  un’altra “discarica galleggiante” che inquina il Pacifico;  secondo alcune stime  questa “discaricha galleggiante” ricoprirebbe un’area che andrebbe tra il 700 mila e 15 milioni di chilometri quadrati.
Anche questo agglomerato porta vari problemi tra i quali distruzione dell’ecosistema e riduzione dello spazio vitale delle specie animali. 

10. Seminyak Beach, Bali: una spiaggia considerata una delle più belle ma anche una delle più inquinate al mondo.
 L’inquinamento di questa spiaggia è causato da rifiuti provenienti dalle città, riversamenti delle fognature, sostanze chimiche e materiali di scarto.

9. Huntington Beach, California (USA): spiaggia inquinata principalmente dai turisti ( che abbandonano ogni genere di rifiuto)e da inquinamento industriale.
Le conseguenze di questo inquinamento si sono fatte sentire, infatti alcuni surfisti della zona, in seguito ad un bagno, sono stati soggetti a malori e disagio fisico.

8. Repulse Bay, Hong Kong:spiaggia inquinata dall’attività di costruzione nei suoi dintorni, infatti ad inquinarne le acque sono proprio le sostanze di scarto utilizzate in edilizia.

7. Blackpool Beach, Gran Bretagna: questa è una delle spiagge inglesi più popolari, attira tantissimi bagnanti i quali però non si dimostrano rispettosi dell’ambiente e abbandonano i propri rifiuti.

6. Odaiba Bay, Giappone: spiaggia resa gravemente inquinata dall’alta concentrazione di feci umane e di batteri pericolosi, tanto inquinata da avere il divieto di balneazione dal 2003. 

5. Marunda Beach, Indonesia: località talmente inquinata da avere uno strato di rifiuti che ricopre l’acqua; questo  inquinamento è dovuto a turisti e pescatori che hanno lasciato i rifiuti qui.

4. Chowpatty Beach, India: un enorme accumulo di rifiuti lasciati in mare dalle navi e trasportati fino a riva dalla corrente.
A peggiorare la situazione è stato il riversamento di 60 mila tonnellate di carbone rilasciate in seguito all’incidente di una nave.

3. Donkey State Beach, California (USA):  la balneazione in questo tratto di mare è proibita.
Anche in questo caso è l’eccessiva concentrazione di batteri fecali nell’acqua la causa.

2. Haina Beach, Repubblica Dominicana: spiaggia ritenuta quasi al pari di Chernobyl, a causa degli elevatissimi livelli di piombo registrati nell’acqua.
 La colpa è di un ex impianto costruito dagli Stati Uniti per riciclare le batterie delle auto.
 A farne le spese è stata la popolazione, che a partire dagli anni Novanta ha denunciato patologie riconducibili proprio all’avvelenamento da piombo.

1. Port Philip Bay, Australia: eccoci alla prima posizione della classifica, occupata da una spiaggia australiana, che dal 2005 vede riversarsi delle vere e proprie ondate di rifiuti provenienti da scarto di industrie e da turisti poco rispettosi.
Se mai vi venisse in mente di attraversare questo tratto di spiaggia, fate molta attenzione: mischiati ai granelli di sabbia si trovano cocci di vetro e addirittura siringhe!
La costa manterrà il divieto di balneazione e di svolgimento di eventi sportivi, fino a quando le autorità non interverranno.






Sitografia

Comments

  1. Questo tema è di estrema attualità e coinvolge tutti in prima persona. Dovremmo rifletterci in particolare durante le nostre vacanze in spiaggia, quando nuotiamo in un mare di plastica.

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