"Vado in montagna a respirare aria fresca". Un pensiero comune, anche una certezza. E invece no, l'illusione è finita. Assediati dal benzene in città, impiastricciati di petrolio al mare e perseguitati dall'insalata di plastica, ora tocca alle alte vette intoccate dall’inquinamento persecoli. Dopo che uno studio dell'Unione europea ha scoperto che i laghetti azzurri della Alpi, quelle oasi cristalline sopra i 2500 metri, sono più inquinati dell'idroscalo di Milano. Essi contengono 1000 volte più Ddt ( para-diclorodifeniltricloroetano )dei laghi al livello del mare. Cosa è successo? Come mai le alpi agiscono come delle calamite nei confronti delle sostanze inquinanti presenti nell'atmosfera? Il meccanismo, spiegano gli scienziati, è semplice: le permanenti temperature sotto lo zero a livello delle cime alpine fanno "concentrare" il Ddt evaporato sopra l'India e l'Africa (che ancora fanno uso del vecchio antiparassitario ...