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Marte il grande pianeta rosso

Marte il grande pianeta rosso 

Marte è il quarto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole. Chiamato pianeta rosso per via del suo colore caratteristico causato dalle grandi quantità di ossido di ferro che lo ricoprono, Marte prende il nome dall'omonima divinità della mitologia romana. Pur presentando temperature medie piuttosto basse tra −120 e −14 °C ha un'atmosfera molto rarefatta, è il pianeta più simile alla Terra tra quelli del sistema solare. Le sue dimensioni sono intermedie tra quelle del nostro pianeta e quelle della Luna, la durata del giorno simili a quelle terrestri (Terra 23:56; Marte 24:37). La sua superficie presenta formazioni vulcanichevalli, calotte polari e deserti sabbiosi. Tra i monti più notevoli di Marte ci  sono: l'Olympus Mons, o monte Olimpo, il vulcano più grande del sistema solare (alto 27 km); le Valles Marineris, un  lungo canyon notevolmente più esteso di quelli terrestri.

OSIRIS Mars true color.jpgOlympus Mons.jpg




Lo sapevi che?

  • Marte è il pianeta più ospitale per la vita al di fuori della Terra. Non è un caso che sia oggetto di studi per una successiva colonizzazione. A spingere verso questi ipotesi: lo stato di salute del nostro pianeta e il suo sovra-affollamento.

  •  La missione Viking della NASA, risalente agli anni ’70 ha condotto esperimenti sul suolo marziano nella speranza di individuare la presenza di microrganismi. Gli esperimenti dimostrarono l’impossibilità della vita attuale su Marte per assenza di acqua e per la natura fortemente ossidante del suolo marziano.

  • Anche se i risultati sono orientati verso l’assenza di vita su Marte, gli scienziati hanno ipotizzato che le condizioni siano giuste perché la vita possa esistere sotto la superficie del pianeta.

  • l pianeta prende il nome da Marte, il dio romano della guerra. Era conosciuto dagli antichi greci come Ares. Questo nome si deve al colore rosso sangue del pianeta, che è stato utilizzato anche da altre culture antiche in riferimento alla guerra e al coraggio dimostrato in battaglia.

  • Marte ha stagioni come la Terra, ma durano il doppio. Questo perché l'asse di rotazione di Marte è inclinato di circa 25,19 °, inclinazione simile a quella della Terra (23,5 °), ma l'anno su Marte dura 687 giorni, cioè circa il doppio di quello terrestre.



Le sonde lanciate su marte
Tanti sono stati i tentati di inviare delle sonde su Marte e solo 12 su 36 sonde sono riuscite a tornare soprattutto a causa di numerevoli “imprevisti”.
Grazie alla guerra fredda in ambito aerospaziale si sono fatti grandissimi passi in avanti, e ovviamente le due grandi potenze (USA-URSS) si sono combattute a colpi di sonde sui vari pianeti: gli Americani con i Mariner e i Viking mentre i russi con le sonde Mars e i phobos.

Mars Global Surveyor
Dopo il fallimento del 1992 dell'orbiter Mars Observer, NASA lanciò il Mars Global Surveyor il 7 novembre 1996. Questa fu la prima missione riuscita degli Stati Uniti in due decenni e il primo completo successo in assoluto. Entrata in orbita il 12 settembre 1997, dopo un anno e mezzo iniziò la mappatura nel marzo 1999. La sonda osservò il pianeta da una bassa altitudine, vicino ad una orbita polare lungo un intero anno marziano (equivalente a circa due anni terrestri). La missione fu completata il 31 gennaio 2001 e venne estesa per altri cinque anni. Dal 2 novembre 2006 le comunicazioni con la sonda si sono definitivamente interrotte.


Mars 2020 è una missione spaziale per l'esplorazione di Marte sviluppata dalla NASA, il cui lancio è previsto per l'estate del 2020.
Gli obiettivi della missione consistono nello studiare l'abitabilità di Marte, nell'investigare il suo passato e trovare, se ci sono state, tracce di vita.
Mars 2020 Rover - Artist's Concept.pngRover che dovrà andare su Marte questa estate.

Questa spedizione però ha un costo piuttosto inferiore rispetto agli altri rover infatti secondo la NASA, Mars 2020, essendo basato sul predecessore Curiosity, avrà un costo minore: 2,1 miliardi di dollari.

Curiosità: la NASA ha proposto un'iniziativa che coinvolgerà il pubblico appassionato: la sonda sarà dotata di microchip con incisi i nomi delle persone che parteciperanno: tramite la compilazione di un documento sarà possibile far aggiungere il proprio nome ricevendo una sorta di carta di imbarco con lo stemma ufficiale della missione. Azione molto carina da parte della NASA soprattutto per gli appassionati.



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